Forfora e capelli
Cause e rimedi

Salvioni 1905

La forfora è una patologia del cuoio capelluto che comporta, spesso, un notevole disagio in chi ne è affetto: il prurito al cuoio capelluto e la desquamazione della cute che dà origine alla formazione delle caratteristiche squame biancastre possono rendere difficile anche la quotidianità.
Come per ogni patologia, anche per questa legata a capelli e cuoio capelluto c’è una causa, o meglio, più possibili cause: in base a queste possiamo individuare differenti tipi di forfora e, conseguentemente, i rimedi da adottare per combatterla.
Vediamo allora le varie tipologie di forfora, le loro cause e i possibili rimedi.

I diversi tipi di forfora


Partiamo da una distinzione generale fra due tipologie di forfora, quella secca e quella grassa.
• Forfora secca: si parla di forfora secca quando la pelle è scarsamente idratata, ma non infiammata e la desquamazione avviene in modo rapido e continuo senza prurito e irritazione cutanea. Fondamentalmente la forfora secca si manifesta in periodi di forte stress e in inverno.
Questo genere di forfora non è accompagnato dalla perdita di capelli, anche se il loro aspetto ne risente ugualmente in maniera negativa.
• Forfora grassa: questa tipologia di forfora è molto più problematica e fastidiosa di quella secca. La forfora grassa è caratterizzata, infatti, dalla presenza di un cuoio capelluto particolarmente grasso e da una produzione copiosa di squame giallastre, molto spesse, che si staccano di frequente dalla testa. La consistenza seborroica della desquamazione unge i capelli e tutta la testa ha un aspetto sporco e untuoso.
Il prurito, in questo caso, è piuttosto evidente e porta ad una irrefrenabile necessità di grattarsi: questo potrebbe andare a provocare la comparsa di una dermatite seborroica con conseguente caduta dei capelli.

Le cause della forfora


Le cause che portano alla formazione di entrambi i tipi di forfora possono essere diverse, per cui si parla di altrettanti tipi di forfora: fisiologica, occasionale e patologica.

Forfora fisiologica: si tratta del processo fisiologico di ricambio dello strato più superficiale dell’epidermide: il ricambio cellulare dello strato corneo porta alla formazione e caduta di piccole squame che non hanno assolutamente nessun effetto negativo su cute e capelli.

Forfora occasionale: questa tipologia di forfora si verifica in precise condizioni: a causa di microrganismi, per trattamenti igienici errati e per trattamenti meccanici aggressivi.

• Forfora da microrganismi – infezioni: sono molti i microrganismi che possono originare la forfora occasionale. Citiamo il Corynebacterium acnes, il Pityrosporum ovale, lo Stafilococcus Aureus, lo Stafilococcus Albus, il Coccus Polimorfus di Cederkreutz.

• Forfora da trattamenti igienici errati: a provocare questa forfora occasionale può essere l’utilizzo di prodotti sebonormalizzanti troppo aggressivi, che provocano la disgregazione del sebo cutaneo in forma di squame. Ma anche l’impiego di lozioni troppo alcoliche, o quello eccessivo di sostanze alcaline o, ancora, l’esposizione a fonti di calore troppo secco, provocano la disidratazione della cheratina, che si manifesta visibilmente come forfora.

• Forfora da trattamenti meccanici aggressivi: questo tipo di forfora si può generare a seguito di un uso scorretto di pettini e spazzole e persino delle unghie. Se si provocano piccole escoriazioni sul cuoio capelluto, queste potrebbero originare infiammazioni e potrebbero divenire il luogo ideale per l’attacco da parte dei microrganismi.

Forfora patologica: la forfora patologica è provocata dallo squilibrio biologico idro-lipidico-proteico della cute e le principali cause sono:

• l’iperidrosi: un’eccessiva sudorazione dei tessuti cutanei provoca la modificazione del pH della cute dei capelli e la possibile comparsa di forfora;

• la disidrosi: con la disidrosi, al contrario, si verifica una disfunzione delle ghiandole sudoripare e dei vasi superficiali, che hanno il compito di regolare il calore corporeo. Questo significa scarsa idratazione della cute, che ha come effetto negativo la desquamazione e, quindi, la produzione di forfora secca;

• la seborrea: si tratta di un’ipersecrezione sebacea che ammorbidisce eccessivamente lo strato corneo dell’epidermide, rendendola facilmente sfaldabile con evidente manifestazione della forfora grassa;

• l’asteatosi: in questo caso si ha una insufficiente produzione di sebo, che comporta la presenza di capelli secchi e la comparsa di forfora secca;

• l’ipertrofia: questa disfunzione riguarda il ruolo delle proteine che si assumono con l’alimentazione. Con l’ipertrofia le cellule vengono sovralimentate, in modo che anche la proliferazione viene particolarmente incentivata. In questo modo si avrà un inspessimento della cute che originerà forfora;

• l’atrofia: l’atrofia è il processo contrario: un minor nutrimento per le cellule provoca un minore ricambio e un assottigliamento dello stato corneo della cute. Se a questo si sommano l’azione degli agenti esterni, come, ad esempio, lo smog e l’utilizzo di cosmetici troppo aggressivi, ecco che anche in questo caso la comparsa della forfora è facilitata;

• la distrofia: quando l’alimentazione è particolarmente sbilanciata e squilibrata, possono verificarsi, periodicamente, delle accelerazioni nel ricambio cellulare accompagnate da produzione di forfora.

Forfora: i rimedi


È facilmente intuibile che, ad ogni tipologia di forfora corrisponda un proprio rimedio specifico. È dunque fondamentale capire quale sia la forfora che si sta affrontando, poiché necessita di un trattamento adeguato – un trattamento sbagliato potrebbe persino andare ad aggravare la situazione.
In commercio si trovano moltissimi farmaci e prodotti naturali dedicati a questo problema, che i professionisti sapranno consigliarti per il tuo caso.

Shampoo Antiforfora Salvioni1905

Quello che puoi fare tu, intanto, è adottare degli accorgimenti necessari a migliorare sensibilmente la situazione. Ecco i nostri 4 consigli per affrontare il problema della forfora nel quotidiano.

1. Cura l’alimentazione: un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale per l’equilibro del nostro organismo e, quindi, anche della cute del cuoio capelluto, a cui servono aminoacidi solforati, acidi grassi omega-3, antiossidanti e vitamine del gruppo B, elementi che ritroviamo in frutta, verdura, carni magre e pesce.

2. Cura l’igiene del cuoio capelluto e dei capelli: quando si soffre di problemi di forfora il lavaggio dei capelli non è un’operazione scontata. Se la tua forfora è secca, i capelli vanno lavati con cura e sciacquati con altrettanta attenzione con più frequenza di chi non ha la forfora, ma non ogni giorno, perché provocherebbe l’effetto contrario, cioè la forfora aumenterebbe anziché diminuire; se, invece, la tua forfora è grassa, la giusta frequenza di lavaggio per i capelli è di due o tre volte alla settimana, ma i lavaggi devono essere non troppo aggressivi e il massaggio della cute deve essere molto delicato, poiché una frizione troppo energica stimolerebbe l’ipersecrezione sebacea.

3. Attenzione ai prodotti cosmetici per capelli: un uso smodato di prodotti come gel, lacche e mousse, possono provocare infiammazioni del cuoio capelluto, che diventa fragile e sensibile, per cui può verificarsi prurito e persino formazione di forfora.

4. Gli shampoo antiforfora: sono senza dubbio il primo alleato a cui rivolgersi in caso di forfora. Abbiamo visto che, per prima cosa, si devono combattere le cause che hanno dato origine alla forfora, intervenendo con una terapia mirata o con l’assunzione di comportamenti corretti per il nostro cuoio capelluto.
Qual è allora la funzione dello shampoo antiforfora? Mentre aiutiamo dall’interno il nostro organismo a ritrovare un equilibrio perduto, dall’esterno possiamo aiutarci utilizzando uno shampoo specifico che andrà a compiere le stesse funzioni a livello locale. E in più, i risultati immediati dopo il lavaggio ci faranno sentire meglio sin da subito, facendoci ritrovare un po’ di serenità e di fiducia in noi stessi, cosa che non guasta mai quando si è alla ricerca della soluzione ad un problema che può arrivare a compromettere la quotidianità e la vita sociale.






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